Agrigento

Bancarotta e riciclaggio, sequestro di 30 milioni di euro

La misura cautelare interdittiva che dispone il divieto di esercitare attività imprenditoriali e professionali ovvero di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche o imprese è stata notificata stamattina dai Finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo e della compagnia di Sciacca a sei indagati

di Sergio Randazzo -

La Guardia di Finanza di Palermo e Sciacca ha notificato una misura cautelare interdittiva, che vieta l’esercizio di attività imprenditoriali e professionali, a sei indagati per reati tra cui associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio, autoriciclaggio, corruzione e tentata truffa aggravata. Il Gip ha anche disposto il sequestro di beni per circa 30 milioni di euro, tra cui tre società immobiliari proprietarie della struttura turistico-alberghiera “Torre Macauda” di Sciacca, Agrigento.

Indagini e Accuse

Le indagini avrebbero rivelato operazioni finanziarie fraudolente che hanno portato al dissesto e al fallimento delle società proprietarie del complesso alberghiero. Gli indagati avrebbero utilizzato un elaborato schema di riciclaggio concordato con dirigenti e consulenti di un istituto di credito nazionale per riacquistare la struttura tramite asta esecutiva.

Schema di Riciclaggio

In una prima fase, gli indagati avrebbero acquisito un credito di circa 28 milioni di euro della banca, pagando solo 4 milioni di euro con fondi sottratti alle società fallite. In una seconda fase, la struttura sarebbe stata riacquistata all’asta per circa 8 milioni di euro, una somma non interamente pagata. La Procura accusa dirigenti bancari di aver falsamente attestato il pagamento, permettendo il trasferimento della proprietà.