Cronaca

Badante si appropria di beni milionari di un imprenditore

La Guardia di Finanza di Palermo ha confiscato beni per un valore complessivo di 2 milioni e 150mila euro a una badante originaria di Misilmeri

di Sergio Randazzo -

La Guardia di Finanza di Palermo ha confiscato beni per un valore complessivo di 2 milioni e 150mila euro a una badante originaria di Misilmeri, accusata di autoriciclaggio e coinvolta in una vicenda di circonvenzione di incapace, reato quest’ultimo prescritto. Le indagini, condotte dalla compagnia della Guardia di Finanza di Bagheria tra il 2015 e il 2018, hanno fatto luce su un articolato piano messo in atto dalla badante per impossessarsi del patrimonio di un ricco imprenditore italo-americano, titolare di una catena di lavanderie negli Stati Uniti, rientrato in Sicilia con il figlio disabile. Alla morte dell’imprenditore nel 2014, è emerso che il figlio, affetto da gravi difficoltà cognitive, si trovava in uno stato di sudditanza psicologica nei confronti della badante. La donna avrebbe sfruttato questa condizione per farsi intestare le polizze assicurative e per spostare i fondi su conti correnti personali. Successivamente, avrebbe creato una società in Ungheria per celare la provenienza del denaro, effettuando ulteriori trasferimenti verso Paesi extracomunitari, rendendo complesso il rintraccio dei fondi.