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Aumento Tari a Vittoria dovuto a obblighi di legge

Dopo gli attacchi delle opposizioni, interviene il vicesindaco Giuseppe Fiorellini

di Chiara Scucces -

Dopo le polemiche sollevate dalle opposizioni, sull’aumento della TARI votato a Vittoria in consiglio nella seduta del 14 maggio scorso, interviene il vice sindaco Giuseppe Fiorellini che spiega come l’aumento dell’8,22% sia stato dettato da precisi obblighi di legge, dalla necessità di recuperare gli aumenti dei costi strettamente connessi all’emergenza rifiuti del 2022 della Sicilia. “Come dimenticare – afferma il Fiorellini – che la Regione alla fine del 2021 e per l’anno 2022 ha dichiarato l’emergenza rifiuti in Sicilia, per propria incapacità, obbligando i Comuni a portare fuori Regione i rifiuti siciliani con costi aumentati del 300%. E come dimenticare gli aumenti inflazionistici, energetici e il caro materiale che sono stati quantificati dall’ARERA in poco oltre il 14%. L’aumento dell’8% a Vittoria, continua Fiorellini, è frutto di un lavoro amministrativo che nonostante l’aumento delle tonnellate di rifiuti raccolte e quindi di un evidente aumento dal 2022 della pulizia della Città e del territorio abbandonato negli anni precedenti, è ridotto per effetto della scelta dei canali di conferimento dei rifiuti che hanno fatto risparmiare centinaia di mila euro e per effetto di un’attività di ampliamento della platea dei contribuenti (recupero evasione) che debbono pagare la Tassa Rifiuti che ha consentito di spalmare su più utenti e cespiti l’aumento dei costi.” E poi risponde direttamente a chi, fra i banchi dell’opposizione, aveva contestato altre preoccupazioni sulla gestione del servizio idrico: “L’opposizione dimostra di essere distante dalla realtà. Ci sono undici Comuni in provincia che stanno soffrendo la vicenda Iblea Acque; bene ha fatto l’Ente a non cedere il servizio in un momento di grande confusione e di crisi aziendale iniziale della Iblea Acque.”