Economia
Aumento prezzi al consumo, Sicilia al secondo posto
Il peso crescente dell'inflazione sta mettendo a dura prova le famiglie siciliane, soprattutto quando arriva il momento di riempire il carrello della spesa
Da un lato i provvedimenti del governo nazionale per abbassare del 10% il costo dei prodotti di prima necessita nelle grandi distribuzioni, quasi impercettibile se non addirittura nullo, dall’altro lato l’aumento dell’inflazione, che sta mettendo a dura prova le famiglie italiane, soprattutto quando arriva il momento di riempire il carrello della spesa. Federconsumatori lancia un segnale d’allarme: a causa degli aumenti dei prezzi dovuti all’inflazione, ogni nucleo familiare dovrà fronteggiare una spesa extra di quasi 1.500 euro. Con una spesa mensile che può raggiungere 1.479 euro per molte famiglie, si tratta praticamente di un intero stipendio. Anche se l’andamento inflattivo in settembre abbia mostrato un incremento generalizzato del 5%, alcuni beni hanno subito aumenti significativamente maggiori. Ecco una panoramica delle variazioni più rilevanti: Olio e grassi, +22% Verdure: +14,9% Pane: +6,2% Carne: +6% Dolci e cioccolato: +9,2% Succhi di frutta: +12,2% Birra: +8,4% Latticini, latte e uova: +7%, per non parlare di frutta, caffè, elettricità e gas. Gli ultimi aumenti in ordine di tempo sono gli assorbenti e prodotti per l’infanzia. In Sicilia tutto questo si traduce con un aggravio per ogni famiglia, per spesa media, di 546 euro