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Arsenico a Nizza, la società difende: ‘Nessun sversamento’
Il Consorzio Messina-Catania lotto nord respinge al mittente le accuse che vedrebbero le società Webuild e Pizzarotti, impegnate nella realizzazione del raddoppio ferroviario, colpevoli per le tracce di arsenico ritrovate nell'acquedotto di Nizza di Sicilia. Per il consorzio, tutto è stato eseguito secondo procedura e non risultano legami tra le attività di scavo e la contaminazione.
«La situazione ben nota non mostra alcun pericolo di contaminazione legato all’evento meteorico eccezionale, men che meno ascrivibile alla nostra attività, e comunicheremo a stretto giro la data per il prelievo dei campioni nella porzione che potrebbe essere stata impattata dai rivoli». Così, il Consorzio Messina-Catania Lotto Nord che riunisce e rappresenta le imprese impegnate nei lavori per la realizzazione del raddoppio ferroviario Messina-Catania: Webuild e Pizzarotti.
Respinte dunque le accuse rivolte alle due società per aver inquinato con l’arsenico i terreni attorno al cantiere di Nizza di Sicilia. La tesi sostenuta prevedeva che, a causa del maltempo che ha colpito la zona il 21 ottobre scorso, il piazzale dove sono state stoccate le migliaia di tonnellate di rocce e terra da scavo si sarebbe riempito d’acqua tanto da causarne lo sversamento nei terreni e quindi nelle condotte dell’acquedotto comunale.
A tal proposito, anche l’onorevole Giuseppe Lombardo aveva segnalato uno scenario simile. Diversa però l’opinione della controparte, che sostiene che i materiali prodotti dai lavori sono collocati in apposite vasche in calcestruzzo e trattati come rifiuti; nel pieno rispetto del Piano di utilizzo e in attesa che vengano conferiti ad imprese specializzate per lo smaltimento. Inoltre, come sottolineato sempre dai vertici del consorzio, al momento dell’alluvione il cantiere era presidiato dal personale intervenuto per monitorare e gestire la situazione.