Catania

Arrestato 3 volte in 7 giorni per una serie di reati, ma ora è in carcere VIDEO

Dopo la convalida dell'arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, è stato condotto nel carcere di Piazza Lanza

di massimilianoadelfio -

In soli sette giorni, un cittadino catanese con precedenti penali è stato tratto in arresto ben tre volte. La prima volta ad opera dei Carabinieri della Stazione di Piazza Dante, accusato di estorsione. La seconda volta è stato arrestato per evasione dagli arresti domiciliari dai Carabinieri della Stazione di Librino. Infine, la terza volta è finito nel carcere di Piazza Lanza, a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria che ha deciso di aggravare la sua misura cautelare.

Protagonista un giovane di 25 anni

Il protagonista di questa serie di arresti è Mario Aurora, un giovane di 25 anni. La settimana precedente, era stato arrestato per estorsione ai danni di un minorenne, costretto con minacce a pagare il pieno di carburante nella sua auto. In seguito a questo episodio, il giovane era stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Tuttavia, la convivenza forzata con la famiglia sembra essere stata insormontabile per lui. Dopo soli sei giorni, ha telefonato ai Carabinieri della Stazione di Librino annunciando la sua imminente evasione, motivata da quello che potrebbe essere definito un “caso di necessità”.

I Carabinieri lo hanno rintracciato poco distante da casa, in compagnia della fidanzata che cercava di convincerlo a fare ritorno. Nonostante i tentativi persuasivi, il 25enne ha dichiarato con fermezza di non avere alcuna intenzione di rientrare e, nel caso fosse stato costretto, avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei familiari conviventi. Di comune accordo con l’autorità giudiziaria, al fine di evitare ulteriori e più gravi conseguenze, il giovane è stato nuovamente arrestato per evasione. Dopo la convalida dell’arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, è stato condotto nel carcere di Piazza Lanza, dando esecuzione all’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari.


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