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Anniversario di morte di Pio La Torre
Rosario Di Salvo, suo collaboratore, ci ricorda il loro significativo esempio di impegno civico
il 30 aprile del 1982 quando a Palermo la mafia su ordine di Totò Riina e Bernardo Provenzano ordinò l’assassinio di Pio La Torre, l’allora segretario del partito comunista siciliano. Il 41esimo anniversario delle morte di La Torre e di Rosario Di Salvo, suo collaboratore, ci ricorda il loro significativo esempio di impegno civico per le generazioni presenti e future. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha inviato un messaggio al centro Pio La Torre aprendo l’evento commemorativo. Tanti i saluti istituzionali e i ricordi personali di chi è tornato sulla ferita inferta alla Sicilia 41 anni fa. Tra le parole pronunciate oggi in ricordo di Pio La Torre quelle del figlio Franco: “Mio padre amava dire che la lotta contro la mafia era parte della difesa della democrazia perchè si è contro la mafia se si ha a cuore la Costituzione”. Presente alla cerimonia anche la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein ha deposto una corona d’alloro davanti alla lapide che, in via Li Muli, a Palermo, ricorda Pio La Torre e il suo autista, Rosario Di Salvo, assassinati a bordo della fiat 131. Accanto alla Schlein, tra gli altri, c’erano il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo e il segretario provinciale di Palermo, Rosario Filoramo, il sindaco Lagalla, il figlio dell’ex segretario, l’ex ministro Giuseppe Provenzano. La segretaria del Pd domani parteciperà al corteo che si svolgerà a Portella della Ginestra dove, nell 1947, il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini spararono ai lavoratori che stavano festeggiando il primo maggio. Ci furono 11 morti e molti feriti.