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Analisi del voto a Comiso

Tre comisani su quattro hanno votato Schembari

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Il successo schiacciante di Maria Rita Schembari a Comiso conseguito la scorsa settimana ha sfumature diverse dai casi di Ragusa e Modica. Intanto l’avere sfiorato il 75% dei voti, ovvero tre comisani su quattro che si sono riaffidati alla prima cittadina uscente, accentua il gradimento per l’amministrazione e la debolezza politica dell’unico competitor Salvo Liuzzo. Ma soprattutto a Comiso i partiti nazionali, o perlomeno due di essi, quelli che avevano presentato i simboli, non sono stati schiacciati dal civismo. Fratelli d’Italia viaggia sulle percentuali nazionali, prende quasi il 28%, rimarca l’identità politica della sindaca che è di destra e che ha referenti politici negli altri livelli istituzionali da Palermo a Roma, dall’ARS fino alla sede storica di via della Scrofa e fino a Palazzo Chigi dove sta la premier Giorgia Meloni. Ed è un dato di cui tenere conto, qualunque interpretazione gli si voglia dare. Il PD relegato al 9% a Modica e addirittura al 7% a Ragusa a Comiso ha battuto un colpetto superando il 12% che non è certamente un successo ma quantomeno una percentuale dignitosa di questi tempi. A parte il boom dell’ex sindaco Peppe Alfano a sostegno della Schembari che nella lista Ideazione supera le 1.300 preferenze almeno 3 candidati nella lista del Partito Democratico, Scollo, Bellassai e Fianchino, hanno ottenuto un numero tale di voti da evitare la debacle, numeri simili ai migliori nelle liste di maggioranza e questa è una base da cui l’opposizione può ripartire subito, tanto nella sede istituzionale del consiglio comunale quanto nella vita sociale della città. Per il resto maggioranza nettissima, gradimento alle stelle e un sindaco che palesemente è stato benvoluto e apprezzato da gran parte della popolazione. Se dovessimo individuare i due motivi principali del successo diremmo intanto il carattere della Schembari che, forse per deformazione professionale, dà l’idea di un’insegnante brava a garantire serenità e pacatezza quasi sempre alzando la voce e corrucciandosi solo nelle rare occasioni in cui è necessario. E poi la pandemia che ci siamo lasciati per fortuna tutti alle spalle e durante la quale, almeno a opinione dello scrivente, a Comiso il sindaco assunse costantemente e in ogni fase il giusto atteggiamento e a distanza di più di un anno dai momenti peggiori immaginiamo ciò abbia lasciato un buon ricordo nei cittadini.