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Ammanco ATM, confessa il dipendemte

Ha confessato il dipendente di Atm che ha rubato 3 mila euro dalle emettitrici automatiche dei tram. Intanto l’Azienda trasporti è pronta a trasferire la vicenda in sede giudiziaria. Ulteriori verifiche in corso su un altro ammanco di 10 mila euro

di tcf -

Si sposterà sul tavolo della procura l’indagine avviata da Atm sugli ammanchi venuti alla luce nelle ultime settimane.

L’azienda trasporti ha infatti dato mandato per portare avanti l’inchiesta in sede giudiziaria dopo gli accertamenti interni. A far chiarezza sulla questione è stata proprio la presidente della partecipata comunale Carla Grillo nella conferenza stampa di questa mattina insieme al direttore amministrativo Armando Bressan.

La cifra sottratta dalle casse di Atm è di 13 mila e 99 euro tra il 2022 e il 2024. A far scattare le indagini è stato un controllo a campione effettuato sui dipendenti da parte dei funzionari dell’ufficio commerciale tra ottobre e novembre 2024. Attività che hanno fatto emergere a carico di un dipendente un ammanco di 3 mila 99 euro e 60 centesimi prelevati tra luglio e settembre 2024. Ulteriori approfondimenti hanno riscontrato altre somme mancanti tra il 2022 e il 2024 per 10 mila euro probabilmente ad opera della stessa persona; anche se su questo Atm sta ancora verificando e procede con cautela.

Il furto è stato messo in atto grazie alle 15 emettitrici automatiche dei biglietti a bordo dei tram ora tutte dismesse. Un’operazione che l’Azienda trasporti aveva già in procinto di compiere, e che questi fatti hanno portato ad un rapido completamento. In particolare, le macchinette venivano scaricate in media ogni 7-10 giorni, con un incasso di circa 200 euro in monete da 50 centesimi, 1 e 2 euro. Il 30 dicembre scorso è stata formulata al dipendente, che intanto si è assunto le sue responsabilità e ha confessato di essere disposto a restituire i 3 mila euro rubati, la contestazione disciplinare.

Scattati in una seconda fase i 10 giorni di sospensione da incarico e retribuzione. Adesso rischia il licenziamento.