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Alle 20 fiaccolata per ricordare Larimar

Nel giorno della fiaccolata a Piazza Armerina in memoria di Larimar, la quindicenne trovata impiccata a un albero lo scorso 5 novembre, fanno discutere le ultime dichiarazioni della madre

di Sergio Randazzo -

Nel giorno della fiaccolata organizzata a Piazza Armerina, tra poco alle 20, in memoria di Larimar, la quindicenne trovata impiccata il 5 novembre scorso, le dichiarazioni della madre accendono il dibattito. La donna ha affermato di conoscere i nomi e cognomi dei responsabili della morte della figlia, sostenendo che la giovane fosse stata minacciata di morte a scuola poche ore prima di essere trovata senza vita nel giardino di casa. La Procura di Caltanissetta, che ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, prosegue le indagini e ha disposto il sequestro dei cellulari di alcuni compagni di classe. La madre, però, continua a escludere l’ipotesi del suicidio, ribadendo che Larimar “è stata uccisa”. Milena Ruffini, avvocato della famiglia della giovane, ha dichiarato che la dinamica della morte merita approfondimenti, sottolineando la particolarità dell’impiccamento. “L’impiccamento anomalo è emerso: la madre ha trovato la figlia legata in tre punti, ai piedi, all’addome e al collo. Attendiamo comunque l’esito dell’autopsia”, ha affermato.

L’avvocato ha anche precisato che le informazioni riguardanti le presunte minacce di morte subite da Larimar sono ancora da verificare. Tra gli elementi su cui si concentrano le indagini c’è una lite avvenuta a scuola con una compagna, spalleggiata da altre ragazze, e la possibile esistenza di un video che riprenderebbe Larimar in atteggiamenti intimi con un coetaneo. Tuttavia, non è stata trovata traccia di tale video, e il fascicolo aperto per istigazione al suicidio rimane, al momento, contro ignoti.

La fiaccolata è stata organizzata dall’equipe di pastorale giovanile della diocesi, in collaborazione con il comune di Piazza Armerina e la Polisportiva Armerina, società di pallavolo per la quale Larimar giocava.