Attualità
Al via Argo Cassiopea, da oggi nuove riserve di gas
Partita la primissima fase della produzione di gas del giacimento “Argo-Cassiopea”, lungo la costa locale. Come annunciato lo scorso 26 marzo, Eni ha avviato la produzione di gas dal giacimento al largo del Golfo di Gela, il più importante progetto di sviluppo a gas sul territorio italiano
Eni ha avviato la produzione di gas naturale dai giacimenti di Argo Cassiopea, al largo delle coste gelesi. A partire da oggi la produzione annuale di picco dell’impianto supererà il miliardo di metri cubi.
Il gas, proveniente da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nei mesi scorsi nel Canale di Sicilia, è stato trasportato tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza fino all’impianto di trattamento di Gela. Qui il gas verrà trattato e poi immesso nella rete nazionale, contribuendo a soddisfare il fabbisogno energetico italiano.
Il giacimento Argo Cassiopea, operato da Eni in joint venture con il partner Energean, entra in produzione a soli tre anni dall’avvio dei lavori. La produzione avviene tramite uno sviluppo interamente sottomarino, privo di impatti visivi e con emissioni prossime allo zero.
L’installazione dedicata di 3,6 MegaWatt di pannelli fotovoltaici consentirà di raggiungere la neutralità carbonica sulle emissioni.
Argo Cassiopea ha un ruolo centrale nella strategia di Eni di valorizzazione del gas naturale nazionale in chiave di sicurezza energetica e come fonte a basse emissioni.
Le riserve di Argo Cassiopea sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas e la produzione annuale di picco sarà di 1,5 miliardi di metri cubi di gas.
L’avvio dell’impianto consentirà ai territori interessati di recepire le Royalties estrattive, grazie alla nuova disciplina recentemente approvata all’Ars sulle estrazioni off-shore.
Ad inizio anno infatti è stata pubblicata la norma, contenuta nella legge finanziaria regionale, che apre al riconoscimento di una quota delle royalties, che altrimenti avrebbe incassato solo la Regione. L’articolo 21 della finanziaria prevede per Gela, Licata e Butera, una quota del trenta per cento, pari a circa 15 milioni di euro all’anno.