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Aiello rompe gli indugi. Frattura politica e incertezze
Tensioni politiche a Vittoria dopo il passaggio di consiglieri e dell'assessore Campailla alla DC. Il sindaco Francesco Aiello risponde con fermezza, rivendicando il proprio ruolo nella formazione della giunta e escludendo Campailla dalla squadra. La mossa del sindaco apre scenari di incertezza sul futuro dell'amministrazione. Ed intanto domani il presidente nazionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, sarà a Vittoria
L’ingresso dei consiglieri di Vittoria nella DC ha innescato un clima molto incandescente in città. Concetta Fiore, Rosetta Noto, Marco Greco, Cesare Campailla, Giovanna Iabichella e Giacomo Romano con il loro passaggio alla DC hanno creato una frattura all’interno della maggioranza, mettendo in discussione la tenuta dell’amministrazione Aiello. E così che il leader della Dc, Totò Cuffaro arriva a Vittoria domani per una conferenza stampa durante la quale verranno presentati i consiglieri comunali che hanno deciso di aderire alla DC e illustreranno le motivazioni della loro scelta.
Ed intanto il clima al comune è certamente teso ed il Sindaco Francesco Aiello è fuori di se. Ieri, dopo una riunione di maggioranza ha deciso infatti di escludere dall’esecutivo Cesare Campailla affidando ai social la sua decisione con questo post “Vittoria ed il suo sindaco non accettano inciuci. Ringrazio per la stima ma la Giunta la faccio io. Campailla è fuori” Il post non lascia spazio a interpretazioni: Parole che segnano una netta presa di posizione del primo cittadino, intenzionato a riaffermare la propria leadership e a non subire condizionamenti nella composizione della squadra di governo.
Sarà fondamentale capire come si riorganizzeranno le forze politiche in consiglio comunale e quali saranno le strategie del sindaco per garantire la governabilità. E domani sarà anche importante la conferenza stampa di Cuffaro e capire le reazioni della Democrazia Cristiana e dell’assessore Campailla alla decisione di Aiello. Una situazione in continua evoluzione e sarà necessario seguire attentamente gli sviluppi futuri per capire quali saranno le conseguenze di questa frattura politica.
Quali i possibili sviluppi? Il sindaco Aiello potrebbe procedere a un rimpasto di giunta per riequilibrare le forze politiche e garantire la stabilità dell’amministrazione. La situazione potrebbe evolvere in una crisi politica e possibili colpi di scena, oppure la formazione di nuove alleanze politiche in consiglio comunale, con l’obiettivo di sostenere o contrastare l’amministrazione Aiello. Tra le reazioni su quanto accade a Vittoria c’è quella dell’assessore Fabio Prelati. “La politica, si sa, è in continua evoluzione- scvive in una nota Prelati- e oggi alcuni amministratori vittoriesi hanno, in maniera legittima e insindacabile, scelto di aderire alla Democrazia Cristiana determinando, di fatto, un mutamento sostanziale rispetto all’impianto originale.
Il riverbero della scelta si riflette sui due livelli amministrativi, quello del Consiglio Comunale e quello della Giunta. Nel primo caso i colleghi consiglieri del neo gruppo decideranno se sostenere o meno gli atti da approvare, ma il livello della rappresentatività in Giunta è diverso. L’errore commesso, a mio parere- prosegue Prelati, è proprio li: non si può pensare di travasare in maniera automatica e unilaterale una scelta personale, pur legittima, all’interno dell’Organo di Governo e rappresentare con un’altra maglia ciò che si rappresentava prima.
Non c’entra nulla se il partito si chiama DC, Verdi o altro, è il metodo dell’investitura automatica del ruolo da ricoprire come se ciò non dipendesse da ragionamenti di coalizione e, soprattutto, dalle determinazioni del Sindaco cui spetta- conclude Prelati- la prerogativa di scegliere i componenti della Giunta. La richiesta di dimissioni del sindaco arriva da Forza Italia. Il segretario cittadino forzista Andrea la Rosa in una nota invita il Sindaco a rimettere il proprio mandato, almeno per non essere ‘ricattabile’.
Invece, da par suo- evidenzia La Rosa-, rilascia una serie di dichiarazioni che sul piano politico non dicono nulla e, anzi, da un lato asserisce di avere perso la maggioranza in consiglio e dall’altro manifesta la propria ferrea intenzione di non volere lasciare la carica ma, anzi, fa fuori un assessore dalla giunta”.