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Aeroporto Comiso, le richieste dopo la manifestazione

Dopo la manifestazione che si è svolta svoltasi lo scorso 16 novembre all''aeroporto di Comiso, arrivano le richieste del Comitato organizzatore della giornata di sabato. Le richieste sono state inviate ai sindaci dei comuni iblei che, eccetto quello di Chiaramonte, non hanno partecipato. Parteciperanno al vertice con la SAC il prossimo 27 novembre

di Chiara Scucces -

Alla luce della manifestazione che si è svolta lo scorso 16 novembre e che ha visto a raccolta una nutrita rappresentanza dell’imprenditoria sana del territorio Ragusano a difesa dell’aeroporto di Comiso, arriva la piattaforma rivendicativa del Comitato a difesa e svilppo dell’Aeroporto degli Iblei che aveva organizzato il sit-in.  L’Auspicio del Comitato, si legge in una nota, è che su un tema di vitale importanza come quello del “Pio La Torre” non si continui più ad assistere a continui “cambi di rotta” e che le  “oggettive difficoltà” che attanagliano lo scalo vengano definitivamente affrontate e risolte.

Primo punto delle rivendicazioni:

1. Raggiungere il milione di passeggeri: questa è la imprescindibile pretesa che il territorio deve conquistare dalle contrattazioni con la società di gestione (qualunque essa sia), attraendo nuovi vettori e favorendo al contempo lo sviluppo di compagnie territoriali. Un dato certo e punto di partenza sono i 500.000 passeggeri raggiunti quando sullo scalo  Ryanair.

2. Pretendere un management Commerciale indipendente interamente dedicato allo scalo di Comiso, che gestisca i fondi provenienti dalla Regione, dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa e da soggetti disposti a mettersi in gioco per la realizzazione di un calendario voli Winter/Summer strutturato per periodo e destinazioni Nazionali ed Internazionali.

3. Trasparenza e Garanzie oggettive sulle deliberazioni utili all’organizzazione del territorio in termini di periodi di stagionalità, organizzazione dell’accoglienza, costruzione delle tariffe ed eventi. “Non è più accettabile da parte nostra assistere a continue affermazioni a difesa di una strategia per poi prendere atto, solo dopo qualche mese, dell’attuazione dell’esatto contrario”, conclude il referente del Comitato, Antonio Prelati.

Per giorno 27, intanto, c’è l’atteso tavolo fra i sindaci iblei e la SAC al quale parteciperanno anche la CNA territoriale e la CGIL. E’ necessario portare avanti un percorso unitario al fine di potere incidere su scelte che diventano strategiche per la crescita del

sistema ibleo.