Attualità

Addio alle cabine telefoniche

Dopo settanta anni di storia, vanno in pensione le cabine telefoniche

di piero messina per sicilia on demand -

La Tim avrebbe dovuto provvedere entro il 2026, ma una recente pronuncia dell’AgCom – che non fa pesare più sulle spalle dell’operatore telefonico l’onere del servizio pubblico – ha convinto la compagnia ad anticipare i tempi.

Così, entro fine agosto anche in Sicilia vanno in soffitta le cabine telefoniche. Soppiantate dalle nuove tecnologie, quelle cabine ci hanno accompagnato in un lungo tratta di strada, diventando una sorta di megafono di vizi e virtù delle abitudini degli italiani.

Quei box per collegarsi col mondo sono entrati nell’immaginario collettivo. Nel bene, come nel caso del ragioner Fantozzi, epico personaggio cinematografico, che le cabine più d’una volta ha utilizzato: o per fuggire dalla quotidianeità, o per salvarsi dall’aggressione di aggressori a due o quattro zampe.

Ma dalle cabine telefoniche è passata anche la storia dell’Italia moderna. Se no trovano traccia negli episodi noir, alcuni ancora irrisolti, del nostro paese: dal rapimento e l’assassinio di Aldo Moro, al sequestro senza fine di Emanuela Orlandi, per giungere sin quasi ai nostri giorni con le minacce, le rivendicazioni di stragi ed omicidi.

Non tutte le cabine spariranno. In tutta Italia ne resteranno poco più di un migliaio in caserme, ospedali e altri luoghi pubblici e istituzionali. Perché non si sa mai, qualche volta lo smartphone potrebbe tradirci.