Cronaca

Addio a Silvio Berlusconi

E' morto stamattina al San Raffaele di Milano

di Emiliano Di Rosa -

86 anni vissuti con una determinazione fuori dal comune, Silvio Berlusconi è morto stamattina all’ospedale San Raffaele di Milano. L’ex premier era ritornato nella struttura venerdì scorso per essere sottoposto ad “accertamenti programmati” legati alla leucemia cronica di cui soffriva da tempo. “Un personaggio non replicabile e che ha saputo sempre trasmettere generosità”: le parole sono di uno dei suoi avversari politici più agguerriti, Pierluigi Bersani, a cui al di là di una visione profondamente diversa della società, è stato legato da sinceri rapporti umani. L’uomo Berlusconi, poi il politico Berlusconi, lo sportivo, l’imprenditore, il protagonista del gossip e di tante vicende giudiziarie. Negli ultimi 30 anni della storia della nostra Repubblica non vi è nome e cognome più sentito, usato … amato e osannato da tanti, combattuto e detestato da molti altri: SILVIO BERLUSCONI. Ha diviso il paese si è detto, è vero ma solo in parte perché c’è anche una porzione di chi lo ha voluto descrivere e considerare divisivo per beneficio personale e costruendoci carriere. Un’analisi serena lo deve descrivere sì come un uomo non in grado di conciliare tutti ma deve anche chiarire che è stato leader politico indiscusso di una parte e quindi altrimenti non poteva essere. 2002 Pratica di Mare, vertice tra Stati Uniti d’America e Russia, Berlusconi con un’abilità diplomatica rara trovo una intesa allora importante tra le due superpotenze nucleari. Washington 2006 Congresso americano, senza precedenti intervenne con un discorso storico. L’Aquila 2009 dopo il terremoto, un momento di autentica conciliazione nazionale e di grande impatto emotivo. Lo scrivente sceglie questi tre momenti come i picchi carismatici e di sostanza dell’assoluto protagonista della politica italiana nella cosiddetta “Seconda Repubblica”. Va via oggi anche un imprenditore coraggioso, dotato di intuizioni rarissime, abile nell’interpretare, aggiustare, modificare, modernizzare la televisione e gli strumenti della comunicazione in generale, va via oggi anche un uomo di sport capace di rivoluzionare il calcio e cogliere una serie impressionante di successi con il Milan, va via un datore di lavoro che, anche questa è storia nota, ha applicato la meritocrazia ai dipendenti e ai collaboratori  e meritocrazia in Italia non è parola di uso comune. La salma viene spostata ad Arcore, come scrive l’Ansa mercoledì si terranno i funerali di Stato nel Duomo di Milano.