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Ad Ispica “Di suicidio si può parlare”

Leonardo aveva 15 anni e si è ucciso una settimana fa a Senigallia perchè la scuola era diventata un inferno; Nicolò era un tiktoker di 21 anni e prima di togliersi la vita ha lanciato un grido di aiuto sui social. Sono solo le ultime due storie in ordine di tempo che raccontano di un problema di cui non si può non parlare. Anche prendendo spunto da questo, ieri ad Ispica è stata organizzato un momento di confronto e dibattito.

di Chiara Scucces -

“Di suicidio si può parlare”, è questo il tema del convegno organizzato ieri ad Ispica. Un tema, come ci insegnano le cronache di questi ultimi giorni, tristemente attuale. Un tema difficile da trattare, che spesso ci spinge a distogliere lo sguardo, a non prestare orecchie attente ad un argomento scomodo e che però deve essere affrontato. Da questi presupposti l’associazione Gruppo Archè ha voluto sviluppare il convegno di ieri pomeriggio

Come sottolineato dai dati Istat, a mancare è un piano di prevenzione ben strutturato. Il 2021 è l’ultimo anno monitorato e si era riscontrato un aumento dei suicidi in tutte le fasce d’età. Tra i 15 e 34 anni, in particolare, la crescita dei suicidi nel 2021 è stata del 16%. Fondamentale è la prevenzione primaria, che aumenti cioè la consapevolezza circa la prevenzione del suicidio; le tante persone che ricevono aiuto indicano la strada da seguire e ne evidenziano l’importanza

Ad Ispica negli ultimi tempi i suicidi sono aumentati; lo scorso gennaio, dopo un ennesimo gesto estremo, il sindaco Innocenzo Leontini aveva affidato ai social un suo amaro sfogo e una considerazione: “Le istituzioni, la chiesa, le associazioni, i movimenti di volontariato, tutto il mondo del terzo settore, sono le realtà pubbliche che possono, debbono e vogliono condividere e collaborare per dare un segnale di attenzione e di incoraggiamento”, scriveva.