Catania

Accesso ispettivo al comune di Tremestieri Etneo per verifiche su collegamenti mafiosi

Questo provvedimento segue l'operazione Pandora, condotta il 17 aprile dai Carabinieri sotto la direzione della Procura distrettuale di Catania

di Sergio Randazzo -

Il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, su delega del ministro dell’Interno, ha disposto un accesso ispettivo al Comune di Tremestieri Etneo per “verificare l’eventuale sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso”. La Commissione incaricata si è insediata oggi e, come previsto dal Testo unico sull’ordinamento degli Enti locali, avrà tre mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori tre mesi, per completare gli accertamenti e riferire le proprie conclusioni al prefetto.

Questo provvedimento segue l’operazione Pandora, condotta il 17 aprile dai Carabinieri sotto la direzione della Procura distrettuale di Catania. L’operazione ha portato all’emissione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone, tra cui esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori, accusati a vario titolo di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

Tra gli arrestati figurano il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, e il suo oppositore politico, poi alleato, Mario Ronsisvalle, entrambi posti agli arresti domiciliari. Inoltre, il vicepresidente e assessore della Regione, Luca Sammartino, è stato sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno e si è dimesso dall’incarico in seguito a due ipotesi di corruzione. Lo stesso giorno dell’operazione, il prefetto ha sospeso dalla carica il sindaco Rando e il consigliere comunale Ronsisvalle.