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A 18 fino a Scicli, ci sarà un consiglio comunale aperto

Le infrastrutture del territorio ibleo sotto i riflettori della CGIL: in particolare il raddoppio della Rg-Ct e il tratto autostradale fino a Scicli; proprio in merito ai finanziamenti stornati per completare la A18 fino alla città cremisi, interviene il sindaco Mario Marino annunciando un consiglio comunale aperto

di Chiara Scucces -

E’ veramente partito male il 2024 per le infrastrutture del territorio ibleo, con il ritiro dei fondi per il lotto Modica Scicli della autostrada Siracusa – Gela e la notizie che la Ragusa – Catania sarebbe oggetto degli interessi dei lobbisti e degli imprenditori sotto inchiesta per corruzione all’Anas. A denunciarlo e ricordarlo la CGIL Ragusa che interviene, intanto, sul capitolo corruzione che vede coinvolto il progetto della RG – CT già esecutivo in fase di realizzazione, nella speranza che venga fatta luce al più presto e che questo non influisca sui lavori di costruzione dell’opera. Ma la CGIL ritorna anche sul finanziamento revocato per la A 18 fino a Scicli accusando il governo regionale e il Cas di immobilismo ed inefficienza visto che non sono stati fatti i dovuti adempimenti secondo i termini previsti.

Proprio i sindacati saranno fra gli interlocutori che il sindaco di Scicli Mario Marino vuole coinvolgere in un consiglio comunale aperto alla cui indizione sta lavorando. I sindacati assieme al Presidente della Regione, ai vertici del Consorzio Autostrade siciliane, alla deputazione nazionale e regionale, e alle associazioni di categoria, per porre la questione del nuovo finanziamento del tratto autostradale in questione

Ricordiamo che per avviare l’appalto per il tratto fino a Scicli occorre un finanziamento complessivo di 500 milioni di euro, a fronte dei quali erano disponibili solo 350 milioni. Per indire la gara occorreva rimpinguare il finanziamento di ulteriori 150 milioni a causa dell’aumento dei costi delle forniture degli ultimi anni. A fronte della mancata attività della Regione, il Governo nazionale ha definanziato l’opera e aumentato i fondi per finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina.