Catania

Incendio al bar Cioccolato Cafè, arrestato il titolare

E' stato arrestato dalla Polizia il titolare del bar Cioccolato Cafè distrutto da un rogo il 2 aprile scorso sul lungomare Ognina di Catania

di Sergio Randazzo -

È stato arrestato dalla Polizia il titolare del bar Cioccolato Cafè, distrutto da un rogo il 2 aprile scorso sul lungomare Ognina di Catania. Alessandro Leone, 42 anni, è indagato per incendio doloso, fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico di congegni micidiali aggravati. Stessi reati sono contestati a un suo presunto complice, Antonio Russo, 40 anni, anche lui arrestato dalla Squadra Mobile della Questura in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura. Il locale, nel novembre del 2023, era già stato danneggiato da un altro incendio, sviluppatosi per cause non chiarite. Nel rogo dello scorso aprile, i due sarebbero rimasti ustionati e per questo si sarebbero recati per farsi medicare in due diversi ospedali. Grazie all’analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona e alle testimonianze delle persone presenti al momento dell’esplosione, la Polizia avrebbe consolidato il quadro indiziario, permettendo di delineare i presunti ruoli e il contributo contestati ai due indagati. Secondo l’accusa, Leone avrebbe acquistato della benzina in un rifornimento vicino casa e poi si sarebbe incontrato con Russo. I due poi si sarebbero recati al bar per innescare l’incendio utilizzando delle bottigliette molotov artigianali. Nell’inchiesta è indagato per favoreggiamento personale anche un ausiliario di 39 anni, dipendente di una ditta incaricata dei servizi di pulizia nell’ospedale dove era ricoverato Leone. L’ausiliario avrebbe avvisato Leone della presenza di microspie all’interno del reparto di degenza del nosocomio. Per lui, il gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.