Politica

Politica regionale 2023

A fine 2022 il presidente della Regione, Renato Schifani, ha mostrato un certo attivismo

di Emiliano Di Rosa -

Il 10 gennaio alle 16.00 è convocata la seduta dell’Ars per riprendere l’attività parlamentare dopo la pausa delle feste natalizie: all’ordine del giorno solo le classiche comunicazioni … l’agenda delle cose da fare verrà redatta man mano. Ma cosa fare nel 2023? Perché la domanda è d’obbligo viste le tante emergenze in corso. La complessa e difficilissima situazione socio-economica vale sì per tutti ma incide ancora di più in una regione come la nostra con ritardi strutturali, carenze croniche, deficit storici. A fine 2022 il presidente della Regione, Renato Schifani, ha mostrato un certo attivismo: ponte sullo Stretto, aggressività politica contro il caro voli, richieste di fondi a Roma con piglio. Quasi fuori le righe, quasi. Probabilmente per mostrarsi non remissivo e non troppo placido, in linea con quelle che sono le esigenze dei siciliani nell’anno appena iniziato: ci vogliono gli attributi! Vale per Schifani, vale uno ad uno per tutti gli assessori a Palazzo d’Orleans e per ogni parlamentare di maggioranza e opposizione a Palazzo dei Normanni. Con tre anni spietati alle spalle segnati da pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica e caro bollette il semplice vivacchiare o tirare a campare e di rendita (politicamente parlando) vorrebbe dire portare la Sicilia e i siciliani a schiantarsi. Se c’è un augurio da fare alla nostra classe dirigente oggi è quello di fare bene, fin dove possibile, e soprattutto fare presto. Servono coraggio, intelligenza, impegno come non mai. Buon lavoro!