Catania

All’ospedale S. Marco nuovi dispositivi ad alta tecnologia

Entrano in funzione all’ospedale S. Marco di Catania nuovi dispositivi ad alta tecnologia: dalla nuova risonanza magnetica al braccio robotico "Brian Lab", alla sala operatoria ibrida

di Bruno Capanna -

“Il 2024 sarà l’anno del decisivo balzo in avanti, con lo sguardo al futuro, sulla spinta dei numerosi investimenti realizzati negli ultimi anni su dotazione di personale e apparecchiature che ci hanno consentito di definire l’ospedale e farne uno dei più attrezzati della Sicilia e del Sud Italia”.

Lo afferma il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “Rodolico – San Marco” di Catania, Gaetano Sirna, nel presentare i nuovi “gioielli tecnologici” del San Marco di Librino. La sala ibrida, tra le poche in Italia all’interno di un blocco operatorio, è attrezzata con dispositivi di ultima generazione. Studiata per affrontare in un’unica sede interventi rischiosi, è organizzata secondo un modello innovativo polifunzionale con attrezzature di sala operatoria e di diagnostica radiologica avanzata, come l’angiografo biplano, capace di ottenere immagini di elevata qualità.

La presenza poi di un tomografo TC portatile collegato alle apparecchiature e ai sistemi di neuro navigazione, consente il monitoraggio costante delle attività realizzate, ad esempio in presenza di ictus o aneurisma. Le dimensioni della sala, ben 80 mq, consentiranno inoltre ai professionisti di muoversi con facilità. Altro fiore all’occhiello dell’azienda è il braccio robotico “Brain Lab”, strumento ad altissima precisione che fa del San Marco uno dei pochi centri attrezzati per questo tipo di interventi di neurochirurgia dell’intero bacino del Mediterraneo. Ed ancora, gli strumenti per l’attività diagnostica come la Risonanza Magnetica 3Tesla, al momento una delle apparecchiature più performanti nel campo della diagnostica ad alta specializzazione