Catania

Chiara Adorno: non si può correre ai ripari dopo una morte

Sarà effettuata l'autopsia sul corpo di Chiara Adorno, la 19enne investita e uccisa la sera di due giorni fa sulla circonvallazione di Catania. Si impongono delle riflessioni su un incidente annunciato e che però si poteva evitare, ma non a costo di una vita umana

di Chiara Scucces -

Sulla morte di Chiara Adorno, la 19enne deceduta la scorsa sera a seguito di un incidente alla Circonvallazione di Catania, la Procura della Repubblica di Catania ha aperto un fascicolo d’inchiesta. La salma della giovane è stata sequestrata, nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia che rivelerà le cause che hanno portato alla morte. I due uomini a bordo dell’Honda e della Fiat Punto – a quanto pare di giovane età –che hanno rispettivamente investito e travolto Chiara sono stati iscritti nel registro degli indagati. Un atto dovuto per permettere lo svolgimento delle indagini. L’ipotesi di accusa, per entrambi, è al momento di omicidio stradale; questa strada, denuncia e da tempo la cittadinanza attiva, si trasforma, soprattutto nelle ore serali, in un’arteria pericolosissima, già teatro di simili tragedie. Non si può correre ai ripari dopo che una giovanissima vita è stata spezzata

INT DAMIANO CAPUANO- AIFVS Onlus Ct    

Insieme a Chiara è stato investivo anche il fidanzato che si trovava con lei. Rimasto ferito lievemente è stato dimesso la sera stessa dell’incidente dal Pronto Soccorso in cui è stato medicato. Nel nosocomio presenti anche i due conducenti dei mezzi incriminati: tutti sotto shock per quanto accaduto.

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