Cronaca

Le ‘sinistre’ coincidenze del Titanic

Un amaro destino che bussa due volte alla stessa porta

di Sergio Randazzo -

La tentazione è invocare uno stereotipo: la “maledizione” del Titanic. Ma non esistono sortilegi […]: dietro ogni disastro ci sono quasi sempre errori umani, guasti meccanici, disattenzioni. Come minimo, allora bisogna parlare di un amaro destino che bussa due volte alla stessa porta. O di un’ossessione che, nata da una tragedia, finisce per ripeterla.

Titan e Titanic

Soltanto così sembra di poter spiegare la straordinaria coincidenza emersa sullo sfondo del sottomarino scomparso: il fatto che la moglie di uno dei cinque passeggeri a bordo del Titan sia la pronipote di due dei passeggeri inabissatisi un secolo fa insieme al transatlantico. E non di due passeggeri qualunque del Titanic: due dei più ricchi. Due entrati nel mito, anche grazie al cinema, perché il film cult di James Cameron, quello che lanciò Leonardo DiCaprio e Kate Winslet nel ruolo dei protagonisti, riserva una delle scene più drammatiche proprio a questa coppia, morta per avere rifiutato di salire sulle scialuppe di salvataggio.

Nipote di due passeggeri del Titanic

Partiamo da Stockton Rush, il 61enne fondatore e amministratore delegato della OceanGate Expeditions, […] l’uomo ha preso le funzioni di pilota in questa spedizione, mettendosi al comando del Titan. […] sua moglie, Wendy Rush, anche lei appassionata del Titanic (ha partecipato a tre spedizioni precedenti), attualmente direttrice delle comunicazioni della OceanGate, è una pro-pronipote, ossia la figlia di un pronipote, di Isidor e Ida Straus, due passeggeri di prima classe che erano a bordo del Titanic quando la nave da crociera affondò, nel 1912, dopo avere colpito un iceberg.

La storia degli Straus

Gli Straus erano tra i più ricchi passeggeri a bordo del transatlantico. Isidor, insieme al fratello Nathan, aveva la proprietà dei famosi grandi magazzini Macy’s di New York […]. Alcuni dei sopravvissuti raccontarono di avere notato Isidor: perché rinunciò più volte a prendere posto su una scialuppa per lasciarlo a donne e bambini. […] Isidor avrebbe lasciato il proprio posto anche alla moglie Ida, ma quest’ultima rifiutò a sua volta di mettersi in salvo: “Non me ne vado senza di te”, avrebbe detto. Testimoni li videro abbracciati, mentre la nave si inabissava. Una storia simile, che pare inventata invece è vera, non poteva non finire in “Titanic”, il film del 1997 che vinse 11 Oscar, […]. Per cui la storia di Isidor e Ida, i due ricchi vecchietti che rinunciano a salvarsi per fare posto a donne e bambini e vanno a fondo abbracciati, la conoscono quasi tutti.

fonte DAGOSPIA.COM

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