Attualità
Via libera alle assunzioni dei precari nei comuni dell’isola
Ieri il consiglio dei Ministri ha varato la norma che dice che le amministrazioni pubbliche hanno facoltà di stabilizzare i lavoratori Asu
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Pubblica amministrazione bis, all’interno del quale c’è una norma che permetterà, finalmente, alla Regione Siciliana di stabilizzare i lavoratori socialmente utili. Un testo di poche righe in cui la premessa è che le amministrazioni pubbliche hanno facoltà di assumere a tempo indeterminato gli Asu e varie altre categorie impegnate anche in altre Regioni in lavori di pubblica utilità. Il provvedimento precisa che per il posto fisso serviranno procedure di reclutamento conformi all’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, adeguate alla tipologia della professionalità da reclutare e della valutazione dei titoli che tengano conto della anzianità di servizio. In Sicilia si parla di più di 4.600 Asu, precari da vent’anni. Ma c’è un secondo comma, nel provvedimento, che ha messo in allarme i sindacati, come spiega oggi il Giornale di Sicilia. Fissa dei paletti e il primo è che dai contratti a tempo indeterminato «non devono derivare nuovi o maggiori oneri». Lo scoglio più alto è quello che prevede che le amministrazioni interessate provvedono alle stabilizzazioni nei limiti delle facoltà assunzionali previste dalle leggi vigenti. Significa che all’interno dei Comuni in cui questi precari sono impiegati, e anche all’interno della Regione, devono esserci gli spazi. E si tratta sia di spazi nelle piante organiche che, soprattutto, nei bilanci.