Agrigento

Lampedusa, emergenza bambini, scalzi e senza ricambi

Tre le navi con a bordo migranti che si trovano nel Mediterraneo impegnate in tentativi di soccorso o trasferimenti

di Caterina Gurrieri -

Dopo gli sbarchi record dello scorso fine settimana, oggi sono tre le navi con a bordo migranti che si trovano nel Mediterraneo impegnate in tentativi di soccorso o trasferimenti. Oltre alla nave Diciotti della Guardia Costiera, con a bordo 526 migranti provenienti dall’hotspot di Lampedusa e in trasferimento a Reggio Calabria, c’è la nave Life Support diretta ad Ortona con 161 migranti. La Ocean Viking di Sos Mediterranée, la stessa che ha denunciato gli spari della guardia costiera libica in presunte acque internazionali, è invece al largo della Tunisia in attesa di eventuali salvataggi mentre la Geo Barents di Medici Senza Frontiere ripartirà domani dal porto di Bari, dopo aver sbarcato ieri 190 migranti messi in salvo nei giorni precedenti. Dall’Hot Spot di Lampedusa arriva la richiesta di aiuto per i bambini senza scarpe, tutti o quasi indossano vestiti leggerissimi, primaverili o estivi, e non hanno nessun ricambio. Sono una cinquantina. Piccoli che hanno quel poco che gli operatori della struttura di primissima accoglienza sono riusciti a mettere a disposizione. Mancano le scarpe, ma anche le tute o qualunque tipo d’abbigliamento che consenta loro di stare al caldo, soprattutto la notte. “La sera c’è freddo, molto spesso anche vento – raccontano alcuni operatori dell’hotspot – . I più piccoli vengono sistemati, assieme ai genitori, dentro i padiglioni. Ma in una struttura che può ospitare al massimo 400 persone, quando si arriva a poco meno di 2.500 o anche 1.600 capita che siano gli stessi genitori a mettersi all’esterno, sotto gli alberi.