Attualità

La sanità trapanese nella bufera

Una vicenda che è arrivata nelle stanze dei governi regionale e nazionale e su cui indaga anche la procura di Marsala

di tp24 -

La sanità della provincia di Trapani nella bufera dopo il caso della donna che ha atteso 8 mesi per un esame istologico. Nel frattempo, il cancro è andato in metastasi.

La storia di Maria Cristina Gallo, l’insegnante di Mazara del Vallo, malata di tumore, ha messo a nudo tutte le criticità e le inefficienze della sanità trapanese e siciliana. Una vicenda che è arrivata nelle stanze del governo regionale e su cui indaga anche la procura di Marsala.

La donna infatti aveva presentato un esposto. Il referto, sollecitato più volte anche per vie legali e arrivato con incredibile ritardo, ha diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio che, nel frattempo, ha prodotto metastasi. I pm, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, nei giorni scorsi hanno acquisito le cartelle cliniche all’ospedale di Mazara in cui, a dicembre del 2023, la donna era stata operata. Scopo dell’indagine accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo e l’aggravamento della malattia.

“Oramai il male è stato compiuto. Voglio praticare la giustizia per il futuro”, ha detto l’insegnante che ora si sta sottoponendo alla chemioterapia. Intanto il ministero della salute ha scritto all’Asp di Trapani per avere chiarimenti sui tempi di lavorazione dei campioni istologici: in attesa di esito ci sarebbero   quasi 3000 esami.

La stessa Asp e l’assessorato alla Regione hanno avviato delle indagini interne.Il presidente della Regione Renato Schifani, al termine della riunione di ieri pomeriggio con l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, ha deciso di convocare, oggi pomeriggio a Palazzo d’Orléans, il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce e Danilo Greco, per approfondire la vicenda dei ritardi nell’elaborazione e nella consegna dei referti istologici.

Intanto un nuovo caso di ritardo nella consegna dei referti istologici scuote la sanità trapanese. Un uomo di Salemi di 74 anni, è morto lo scorso 13 gennaio per un infarto, dieci giorni prima di ricevere l’esito dell’esame istologico che attendeva da ben quattro mesi.