Attualità
La luce delle Candelore per la festa di Sant’Agata
Da secoli le candelore accompagnano la Festa. Queste imponenti strutture precedono la processione della Santa. L’emozione tra i portatori raggiunge il culmine nei momenti più intensi della celebrazione.
Da secoli, per la Festa di Sant’Agata, le candelore, tra tradizione e devozione, ondeggiano lungo le strade in un movimento simile a una danza, chiamato in siciliano annacata. Queste imponenti strutture rappresentano le arti e i mestieri che hanno arricchito Catania nel tempo e, da sempre, precedono la processione della Santa, scortando il fercolo che ne custodisce le reliquie. All’interno del busto si trovano i resti del cranio e del torso, mentre nello scrigno d’argento sono conservati i piedi, le braccia, le mani, una mammella e il prezioso velo della Santa.
In origine, prima di diventare le strutture che conosciamo oggi, le candelore erano semplici macchine processionali, la cui funzione principale era illuminare il cammino della Santa grazie ai grandi cerei accesi al loro interno, soprattutto nelle ore notturne. Nel XVII secolo se ne contavano ben 28, alcune delle quali raggiungevano altezze superiori a quelle dei palazzi dell’epoca.
Realizzate in legno dorato e scolpite a mano, le candelore sono arricchite da rilievi che raccontano la storia e il martirio di Sant’Agata. Ogni candelora è unica e viene trasportata dai portatori con orgoglio e fatica, poiché il loro peso può superare i 400 kg. Le candelore storiche seguono un ordine preciso durante la processione, accompagnate dalla musica delle bande e dall’entusiasmo dei devoti, che esprimono la loro fede.
Sono un elemento spettacolare della festa e l’emozione tra i portatori raggiunge il culmine durante la giornata dell’offerta della cera e nei momenti più intensi della celebrazione: la sera del tre, il giro esterno del 4 febbraio, il giro interno del 5.