Attualità
Morosi Amam, inviati 40 mila avvisi
Sono 40 mila gli avvisi bonari che l’Amam di Messina ha inviato agli utenti per il recupero delle bollette insolute. Migliaia le pratiche consegnate ad una società di riscossione privata prima di procedere con i pignoramenti. Secondo i dati relativi al 2024, sono quasi 5 su 10 i messinesi che non pagano
Continua la lotta ai morosi da parte dell’Amam. Sono infatti partiti dall’Azienda Meridionale Acque 40 mila avvisi bonari per il recupero delle somme derivanti dalle bollette non pagate.
Per recuperare queste risorse, la partecipata comunale presieduta da Paolo Alibrandi agisce su due fronti. Oltre agli avvisi, Amam ha consegnato ad una società di riscossione privata – la B Consulenze – migliaia di pratiche che prevedono per ogni accertamento 60 giorni di tempo prima di procedere con i pignoramenti. I cittadini che hanno ricevuto il primo sollecito possono recarsi nella sede di viale Giostra per verificare agli sportelli la loro posizione con il supporto degli operatori.
Un passaggio, questo, molto importante perché permette di verificare se, ad esempio, ci siano delle somme prescritte. Un altro punto, invece, è appositamente dedicato agli accertamenti esecutivi della società privata. I dati che emergono sono allarmanti, perché Amam è in credito nei confronti di oltre 50 mila utenti; il che vuol dire cifre esorbitanti che mancano nelle casse dell’azienda.
Secondo gli ultimi dati relativi al 2024 il 44 per cento degli utenti non paga le bollette; una statistica che riguarda quasi 5 messinesi su 10.