Catania
Arresti domiciliari per maltrattamenti su minore
Arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, per una coppia, un 43enne ed un 30enne, accusata di maltrattamenti ai danni del figlio di 8 anni della donna. In particolare l''uomo avrebbe picchiato, minacciato e umiliato il bambino, mentre la madre avrebbe assistito senza intervenire
Un’indagine approfondita condotta dalla Polizia di Stato di Catania, in collaborazione con quella di Modena, ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di una coppia catanese. I due sono accusati di aver sottoposto il figlio, della donna, di otto anni a prolungati e gravi maltrattamenti, sia fisici che psicologici.
L’uomo, in particolare, avrebbe picchiato ripetutamente il bambino, infliggendogli lividi, contusioni e procurandogli un notevole dolore fisico. Oltre alle percosse, l’indagato avrebbe terrorizzato il minore con minacce di morte, insultandolo e umiliandolo in continuazione. Sia l’uomo che la donna avrebbero sottoposto il bambino a continue umiliazioni, creando un ambiente familiare tossico e violento. La madre, pur essendo presente durante gli episodi di violenza, non sarebbe intervenuta per proteggere il figlio, anzi, avrebbe contribuito a creare un clima di paura e sottomissione.
Il bambino sarebbe stato anche trascurato dal punto di vista sanitario, con visite pediatriche pressoché inesistenti negli ultimi quattro anni.
Le indagini sono state avviate in seguito a una segnalazione che descriveva una situazione familiare allarmante.
Gli inquirenti hanno raccolto testimonianze, acquisito prove e intercettato conversazioni che hanno confermato i sospetti iniziali. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, ritenendo fondati i gravi indizi di colpevolezza, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per entrambi gli indagati. Il minore è stato affidato a una struttura protetta, dove potrà ricevere le cure e l’assistenza necessarie.
Le condotte contestate agli indagati configurano il reato di maltrattamenti in famiglia, aggravato dalla particolare gravità delle lesioni e dalla giovane età della vittima. La madre, inoltre, è accusata anche di omissione di soccorso, in quanto aveva il dovere giuridico di proteggere il figlio.