Agrigento

Maxi-operazione antimafia: 23 fermi per ‘Cosa nostra’

I provvedimenti sono stati notificati ad Agrigento, Porto Empedocle, Favara e Canicattì, ma anche a Gela.

di Redazione -

La maxi operazione antimafia dei Carabinieri di Agrigento con il supporto dei colleghi di Palermo, Trapani e Caltanissetta è scattata stamattina all’alba. L’operazione, che ha coinvolto numerose forze specializzate come il Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia e i Nuclei Cinofili, ha portato all’arresto di 23 persone. L’indagine, avviata nel dicembre 2021, ha ricostruito l’organigramma e le attività delle famiglie mafiose di Porto Empedocle e di Agrigento/Villaseta, capeggiate rispettivamente da un 49enne e un 39enne. Nonostante le numerose operazioni contro “Cosa Nostra”, è emerso come l’organizzazione mantenga ancora oggi un’elevata capacità operativa, ingenti risorse economiche e un controllo capillare sul territorio, spesso tramite minacce e violenze. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsioni, detenzione di armi, incendi dolosi e danneggiamenti, avvalendosi del metodo mafioso per consolidare il loro potere. È stato accertato un sistematico utilizzo di telefoni cellulari da parte degli affiliati detenuti, che riuscivano così a mantenere i contatti con i membri esterni, impartendo ordini e direttive per le attività illecite. Gli arrestati sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, e le indagini continueranno per approfondire ulteriormente le dinamiche interne dell’organizzazione.