Catania

Cisal FederEnergia e Confederazione: preoccupazione per il futuro del servizio idrico

Giovanni Lo Schiavo ha ribadito l’importanza di un dialogo sociale per risolvere le conflittualità e garantire un servizio efficiente

di Sergio Randazzo -

La Cisal FederEnergia, rappresentata da Pietro Scalia, e la Confederazione di Catania, guidata da Giovanni Lo Schiavo, esprimono grande apprensione per la gestione del servizio idrico nell’area catanese. La recente sentenza del Tar di Catania, derivante da un ricorso dell’Ance, ha messo in discussione l’operato di sindaci, ATI e SIE, sollevando incertezze sul futuro del Gestore Unico.

Necessità di dialogo e confronto

Nonostante le implicazioni legali, la Cisal sottolinea l’urgenza di garantire continuità e qualità del servizio, specialmente in vista dell’estate. Pietro Scalia ricorda il tentativo, lo scorso anno, di istituire un tavolo tecnico tra ATI, SIE e sindacati, proposta abbandonata da CGIL, CISL e UGL che hanno scelto un dialogo separato. “La mancanza di risposte da ATI e SIE è preoccupante”, ha dichiarato, evidenziando che le richieste di confronto su piano industriale e tutele per i lavoratori sono rimaste inevase.

Un servizio idrico equo e trasparente

Giovanni Lo Schiavo ha ribadito l’importanza di un dialogo sociale per risolvere le conflittualità e garantire un servizio efficiente. “La posizione dominante di SIE deve tradursi in benefici reali per i cittadini, evitando speculazioni su un bene primario come l’acqua”, ha affermato.

Richiesta di interventi urgenti

La Cisal sollecita un incontro con ATI e SIE per affrontare le criticità del settore, rese più gravi dal caro energia e dalla carenza di personale. Servono interventi mirati per adeguare le tariffe, favorire investimenti e rafforzare gli organici, scongiurando una nuova emergenza idrica nella prossima stagione estiva.