Attualità

Dalla Sicilia impegno concreto per imprese confiscate

“La Regione non guarda la partita dei beni confiscati dagli spalti ma si impegna concretamente per risolvere i problemi che nel corso degli anni si sono manifestati? Sono le parole del Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Antonello Cracolici, nel corso della conferenza stampa dove ha illustrato una norma che interessa le imprese confiscate

di Pinella Rendo -

Superare il problema dello sbarramento dell’accesso al credito conseguente all’inserimento nelle “black list” con l’inevitabile fallimento: è il destino, spesso segnato, delle imprese confiscate alla mafia che finalmente, in Sicilia, con la norma inserita nella manovra quater approvata, potranno avere un orizzonte di rilancio economico, con un fondo da quattro milioni di euro con prestiti a tasso zero erogato attraverso l’Irfis.

Lo prevede l’articolo 16, presentato oggi dal presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, insieme alle deputate della commissione Bernadette Grasso e Jose Marano. L’obiettivo dichiarato è “impedire il fallimento delle aziende che avviene con percentuali anche del 98% – ha detto Cracolici – ma soprattutto dare senso al tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati, che non sembra essere una priorità dello Stato.