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Uto Ughi, la musica classica come linguaggio universale

Il Maestro Uto Ughi, uno dei più grandi violinisti al mondo, ha incantato i giovani delle scuole superiori di Gela e Caltanissetta con la sua musica e la sua passione. Nell’ambito del progetto “Uto Ughi per i Giovani”, l’artista ha voluto trasmettere l’importanza della musica classica come linguaggio universale capace di unire i popoli, soprattutto in tempi difficili. Un'occasione per riscoprire l’arte come veicolo di pace e comunicazione.

di finmedia -

Il racconto della musica classica attraverso la voce e soprattutto il violino di uno dei numeri uno al mondo. Il Maestro Uto Ughi ha incantato una platea di giovani attentissimi, studenti delle scuole superiori della città, nel corso di una delle tappe di “Uto Ughi per i Giovani”, un progetto che si propone di diffondere la conoscenza della musica classica e di supportare i giovani talenti.

Un approccio diretto con i ragazzi in un periodo in cui in tutto il mondo riecheggiano i rumori della guerra, per far sì che la musica diventi un linguaggio universale per promuovere l’unione tra i popoli.

E così prima del concerto il maestro Ughi, accompagnato dall’Orchestra Sinfonica Siciliana GliArchiEnsemble, ha raccontato le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi in una session di “Prove a porte aperte”: dialoghi con la musica, suoni e parole.

Il Progetto, promosso dalla Fondazione Uto Ughi, è realizzato grazie al sostegno di Eni ed ha lo scopo di promuovere un incontro basato sull’ascolto della musica orientato a soddisfare le curiosità dei giovani tramite dialoghi e scambi di opinione tra docenti e studenti, al fine di creare un’atmosfera favorevole allo sviluppo della sensibilità e della comunicazione dell’idea musicale.

La finalità del progetto è diffondere e regalare la gioia della grande musica classica donandola alle giovani generazioni che oggi più che mai necessitano di recepire i grandi valori che la musica trasmette.