Attualità

Eni Versalis, la reazione del mondo politico

A tutti i livelli si chiede che si faccia qualcosa per la riconversione degli stabilimenti di Priolo e Ragusa

di valentina di rosa -

Eni Versalis chiude il 31 dicembre il sito ibleo. Questa altro non è se non una circostanza prevedibile da tempo e contro la quale poco è stato fatto. Le ricadute per il territorio saranno chiaramente importanti. Si tratta dell’ennesima perdita per l’area iblea e più in generale per la Sicilia. Ed è chiaro che spetta al mondo politico nazionale, non solo regionale, affrontare con acutezza la questione con l’obiettivo unico della crescita del paese. Occorrerebbe creare incentivi per favorire gli investimenti che puntino alla crescita del paese e che consentano quindi a Ragusa che ha contribuito negli anni a livello di produzione industriale, di riconvertire lo stabilimento. Questo è anche quanto sostenuto dal Sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, e dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo. Sulla vicenda interviene sia Ignazio Abbate, Presidente della Commissione affari istituzionali: “Insieme al collega Carta abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico apposito per la riqualificazione degli stabilimenti di Ragusa e Priolo. Inoltre, insieme agli altri parlamentari iblei, abbiamo chiesto audizione congiunta con la Commissione Ambiente e Territorio e con la Commissione Attività produttive per approfondire la tematica”. I deputati regionali del PD all’ARS invece hanno scritto una lettera al Presidente della regione Renato Schifani in cui chiedono di agire quanto prima e per scongiurare la chiusura dei poli industriali di Ragusa e Priolo.