Cronaca

Messina Denaro, Laura Bonafede condannata a 11 anni

Dovrà risarcire anche il Ministero dell'Istruzione

di Sergio Randazzo -

Laura Bonafede, insegnante di Campobello di Mazara e figlia di Leonardo Bonafede, storico capomafia, è stata condannata dal GUP di Palermo Paolo Magro a undici anni e quattro mesi per associazione mafiosa. Originariamente accusata di favoreggiamento, la donna ha visto l’accusa cambiare in associazione mafiosa, ritenuta colpevole di aver supportato e protetto il boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. Bonafede, sentimentalmente legata al boss, ha negato di aver fatto parte di Cosa Nostra, ma secondo i magistrati avrebbe mantenuto e facilitato i contatti di Messina Denaro con la rete mafiosa.

Nel corso del processo, celebrato con rito abbreviato, Laura Bonafede ha rilasciato dichiarazioni spontanee negando il suo coinvolgimento in attività mafiose e dichiarando di non aver mai convissuto con il boss. Ha ricordato di averlo conosciuto da bambina, essendo un amico della famiglia, e di aver ricevuto sostegno emotivo da lui in momenti difficili, come la condanna all’ergastolo del marito, Salvatore Gentile. Bonafede ha inoltre ammesso di aver introdotto la figlia Martina, ora indagata per favoreggiamento, a Messina Denaro, definendolo “un amico di famiglia” e cercando di giustificare le frequentazioni sostenendo di essere cresciuta in un ambiente mafioso. La sua connessione con il boss, ha raccontato, si è sviluppata in incontri discreti, con modalità per evitare che venisse scoperta.

Il giudice Magro ha inflitto, oltre alla pena detentiva, tre anni di libertà vigilata per Bonafede, che sarà obbligata a risarcire anche numerosi enti e associazioni. Al Comune di Castelvetrano e a quello di Campobello di Mazara sono stati riconosciuti 25.000 euro ciascuno, mentre dovrà risarcire 10.000 euro al Ministero dell’Istruzione e alla Presidenza della Regione Siciliana. Le associazioni antimafia e di sostegno alle vittime della mafia, tra cui il Centro Studi Pio La Torre e l’Associazione Antiracket di Trapani, riceveranno 3.000 euro ciascuna.