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Alluvione Stromboli, Ginostra in ginocchio

Stromboli e Ginostra fanno ancora i conti con i danni causati dall’alluvione che le ha colpite nei giorni scorsi. Intanto arriva l’appello alle istituzioni da parte della Pro Loco Amo Stromboli sin dal primo istante operativa nel fronteggiare l’emergenza e dare aiuto nella delicata situazione

di tcf -

Dopo l’alluvione dei giorni scorsi regna ancora la paura tra gli abitanti di Stromboli e soprattutto della piccola frazione di Ginostra. Ancora nitida ai loro occhi la vista della colata di fango che ha invaso il centro abitato e del materiale roccioso venuto giù dalla montagna. Per fortuna non si sono registrate vittime, ma soltanto momenti di panico e apprensione tra chi ha assistito a quelle scene drammatiche. Il rischio che le cose possano andare peggio, però, è molto alto; perché il monte rappresenta sempre più una minaccia per i cittadini, e i giganti massi che stavolta hanno soltanto sfiorato le case potrebbero portare a conseguenze più gravi.

Da qui nasce l’appello della Pro Loco Amo Stromboli, che attraverso la presidente Rosa Oliva si è rivolta alle istituzioni affinché vengano fatte le dovute verifiche e sopralluoghi sui versanti interessati da parte di tecnici qualificati e isolani che conoscono da cima a fondo la montagna. Oliva ha sollecitato anche l’attenzione del ministro della protezione civile Nello Musumeci, del presidente della regione Schifani insieme a prefetto e amministrazione locale.

Intanto proprio il governo siciliano ha stanziato 10 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza, una parte dei quali destinata specialmente al centro eoliano. Richiesto intanto dal sindaco Gullo il riconoscimento dello stato di emergenza, decretato da Palazzo d’Orléans per diverse località della regione interessate dall’ondata di maltempo con uno stanziamento complessivo di 2 milioni e 800 mila euro.