Notizie

Modica: piomba il silenzio sul probabile dissesto

Dopo la conferenza stampa del Pd di Modica sulla grave situazione finanziaria dell'ente, nessun rappresentante dell'amministrazione è intervenuto. Secondo il segretario cittadino del partito democratico Salvatore Poidomani, questo silenzio denota la difficoltà che si sta vivendo a Palazzo San Domenico.

di Chiara Scucces -

E’ passato qualche giorno dalla conferenza stampa che il PD di Modica ha convocato per comunicare alla città la disastrosa situazione finanziaria in cui versa. L’allerta meteo arancione di quella giornata, era sabato, meglio si sarebbe adattata agli argomenti trattati in conferenza che rischiano di far precipitare la città nel profondo rosso.

Torna alla carica il partito democratico facendo notare come il fatto che la Corte dei Conti abbia certificato per l’ente comunale una passività, (da ripianare tempestivamente) di 96 milioni di euro, abbia lasciato impassibili quasi tutti i partiti e i consiglieri comunali. Salvatore Poidomani, scrive che è come se il peso del probabile dissesto debba essere sostenuto solo ed esclusivamente dalla sindaca: nessuno ha chiesto chiarimenti, nessuno ha chiesto la convocazione del consiglio comunale come se non ci si rendesse conto delle gravi conseguenze per creditori, lavoratori e cittadini tutti.

Dopo la conferenza stampa di sabato abbiamo chiesto sia all’ex sindaco Ignazio Abbate sia all’attuale sindaca Maria Monisteri una replica; ma Abbate ha declinato l’invito, mentre la Monisteri ha rimandato al suo rientro da Roma dove si trova con parte della giunta per la bandiera blu 2025.

Chi interviene sono le forze politiche esterne al consiglio; nelle scorse ore, con un comunicato ricco di numeri e dati, Sud Chiama Nord,  scrive che lo scorso gennaio, la maggioranza consiliare, nonostante il parere contrario dei revisori dei Conti, ha approvato il rendiconto del 2021, anno che- scrive il coordinatore cittadino Cavallo- rappresenta, sulla carta, lo snodo tra il castello incantato e la realtà del disastro. Nel 2020 la Corte del Conti aveva approvato il piano di riequilibrio rideterminando, contestualmente, il disavanzo al 31 dicembre dello stesso anno per un importo di 73 milioni e 641 mila euro più spiccioli. Da quel momento, però, continua a scrivere il coordinatore cittadino Giovanni Cavallo, l’allora amministrazione si è disinteressata degli impegni che aveva assunto. Anzi, sempre a dire del Magistrato contabile, al 31 dicembre 2021 il disavanzo è cresciuto fino a 81.171.431, stesso copione per il 2022 e adesso una passività certificata pari a 96 milioni di euro che il Comune deve ripianare tempestivamente e non ulteriormente dilazionabile.

“Altre volte – scrive Poidomani- siamo stati vicini al fallimento, ma stavolta i timonieri e tutto l’equipaggio non hanno le competenze né il coraggio per portarci in salvo. I partiti e i consiglieri di maggioranza si sono dileguati. In questa fase cruciale per il futuro della città si sono dati alla macchia pur di non prendere posizione. La sindaca non ha idee, non sa cosa fare e come affrontare la tempesta. E quindi continua a nascondere la realtà ai suoi consiglieri e alla cittadinanza. In attesa che accada qualcosa, ma con la Corte dei conti c’è poco da attendere.