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Muore la figlia e dopo un’ora anche la madre

Una storia straziante da Modica

di Emiliano Di Rosa -

Ha suscitato clamore, sgomento e una rara sofferenza e partecipazione collettiva la vicenda di Alessandra ed Anna, figlia e mamma decedute a Modica a distanza di pochissimo tempo, La madre è morta di crepacuore un’ora dopo avevo visto sua figlia lasciare questo mondo dopo una brutta malattia. È stato straziante. Vien da pensare a quello che 2.500 anni scrisse Erodoto: “in pace i figli seppelliscono i padri, mentre in guerra sono i padri a seppellire i propri figli”. Lo storico dell’antica Grecia ammoniva su come i conflitti armati fossero disumani e innaturali perché spezzavano la discendenza, vanificando gli atti d’amore e la speranza di tramandare una parte di sé in futuro. Ma poco o nulla abbiamo appreso da quella lezione. E se ancora oggi una malattia incurabile o un incidente non possono impedire l’angoscia individuale ai genitori che precipitano in una condizione dannatamente innaturale, almeno, in generale, chi governa le nazioni potrebbe, nell’epoca moderna, fermare le guerre. Così limiteremmo tanto le migliaia di morti fisiche, emotive e psicologiche di figli e figlie quanto quelle di padri e madri a cui arrivano notizie luttuose e insopportabili dalle battaglie. Mamma Anna non ha sopportato il dolore per la perdita della figlia Alessandra, è un fatto privato che merita la massima discrezione ma che ha una dimensione collettiva profondamente umana e commovente e per questo ci fa pure riflettere su queste maledette ed evitabili guerre che ancora non vogliono finire e che alla casualità del destino avverso di una mamma e di sua figlia aggiungono la cattiveria e la prepotenza dei teatri di guerra e dei genitori che attendono i figli dal fronte, vivi, mutilati o in una bara.