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Il talento di Danilo Rea al ‘Barbablù Fest’ di Morgantina

Ieri sera grande appuntamento con la musica jazz con Danilo Rea

di Redazione -

Danilo Rea, uno dei più grandi talenti del jazz italiano, è stato protagonista ieri sera nell’Area Archeologica di Morgantina, per il sesto appuntamento del Barbablù Fest. Questo festival, prodotto da “Terzo Millennio Progetti Artistici” e nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, è diretto artisticamente da Alberto Samonà.

Rea trova nel piano solo la dimensione perfetta per esprimere il suo talento naturale per l’improvvisazione. Le sue performance sono un viaggio tra i capisaldi del jazz, le canzoni italiane e le arie d’opera, in cui ogni nota è una scoperta, un’esplorazione di nuove strade musicali. La sua capacità di spaziare su qualunque repertorio, unita alla sua sensibilità musicale e alla sua creatività, offre agli ascoltatori un’esperienza unica, dinamica e sempre imprevedibile. “Io improvviso sempre durante i concerti – ha spiegato Rea – odio avere una scaletta. Nulla è già deciso: per me un concerto è come un salto in un mondo che ti si apre strada facendo. È un po’ come raccontare una storia, costruendola parola dopo parola e trovando spunti per reinventarla ancora, sempre viaggiando melodicamente sul filo dei ricordi comuni”. Rea ha suonato al fianco di grandi nomi del jazz internazionale, come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, e Michael Brecker. Tra i suoi ultimi progetti spicca “La Grande Opera in Jazz”, dove reinterpreta i grandi temi operistici affiancato dalle stelle del canto.