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Tragedia famiglia Zaouali, conclusa l’autopsia sulle vittime
Eseguite le autopsie sui corpi di madre e figlia morte nell'incendio appiccato appiccato, nella loro cada di Vittoria, da Wajdi Zaouali, figlio e fratello delle vittime. In città continua la raccolta fondi per i superstiti della tragedia familiare.
Si è conclusa ieri sera l’autopsia sui corpi di Mariam Sassi, di 55 anni, e della figlia Sameh Zaouali, di 34, morte nell’incendio appiccato il 13 giugno scorso a Vittoria nell’abitazione di famiglia dal figlio Wajdi, di 29 anni. L’esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Giuseppe Algieri, incaricato dal sostituto procuratore Martina Dall’Amico. Ha preso parte all’autopsia, che assume carattere di incidente probatorio, anche il medico legale Giuseppe Iuvara, incaricato dall’avvocato difensore di Wajdi Zaouali, Giovanni Ascone. Le risultanze dell’autopsia saranno rese note e depositate entro 90 giorni. Subito dopo, le salme saranno riconsegnate ai familiari per il rito funebre e il rimpatrio delle salme che saranno tumulate in Tunisia, a cura del Consolato tunisino. Al momento pare che le salme rimangano sotto sequestro, almeno fino a quando il padre di Sameh e marito di Mariam, Kamel, attualmente ricoverato all’Ospedale Civico di Palermo non sarà in grado di vedere i suoi cari. Pare abbia espresso questo desiderio primo dei funerali; le sui condizioni sono in lieve miglioramento, come sono in lieve miglioramento quelle dell’altra figlia, Omaima, 19 anni, ricoverato al Cannizzaro di Catania. Padre e figlia hanno ustioni sul 41% e sul 50% del corpo. Intanto continua la raccolta fondi per la famiglia Zaouali, sulla piattaforma gofundme. Finora sono stati raccolti quasi 9000 euro. Anche la scuola frequentata da Omaima, il liceo linguistico Mazzini, darà un contributo alla famiglia che non ha più una casa, visto che è stata interamente distrutta dalle fiamme
A Vittoria si trova solo l’unica sorella sopravvissuta alla strage, una giovane di 25 anni studentessa in giurisprudenza a Torino. La giovane ha nominato a rappresentare la famiglia l’avvocato Italo Alia che, su richiesta degli Zaouali, ha adottato la linea del basso profilo. Anche in questo caso si attende il miglioramento di Kamel per decidere che strategia adottare