Attualità
32 anni fa la strage di via D’Amelio
Una corona d'alloro è stata deposta all'Ufficio scorte della questura di Palermo, dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi
Il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio, a Palermo, i poliziotti Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli, Eddi Walter Cosina, Emanuela Loi furono uccisi insieme al magistrato Paolo Borsellino. Ad ammazzarli fu la mafia con oltre 90 chili di esplosivo. Sei uomini dello Stato che hanno sacrificato la loro vita in nome della legalità, della libertà e della democrazia. Le celebrazioni per il 32esimo anniversario della strage di via D’Amelio sono iniziate stamattina con un tweet della Polizia di Stato. La cerimonia poi si è svolta alla Caserma Lungaro della Polizia di Stato a Palermo. All’interno dell’ufficio Scorte della questura di Palermo, una corona di alloro è stata deposta davanti alla lapide che ricorda i caduti, in un commosso omaggio alla loro memoria. Alla cerimonia erano presenti numerose autorità, tra cui il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il capo della polizia Vittorio Pisani, la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, e le massime autorità civili e militari. Subito dopo, nella rinnovata Cappella intitolata a San Michele Arcangelo, è stata scoperta una targa commemorativa, benedetta dall’arcivescovo monsignor Corrado Lorefice. Le commemorazioni alla Lungaro si sono conclusi nell’Aula Corona con la proiezione del docufilm “I ragazzi delle Scorte. Ricordo tutto”, dedicato al poliziotto Claudio Traina. Altri momenti celebrativi in via D’Amelio con attività ludiche e di laboratorio di giovani studenti.